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In Italia il 70% dei Comuni ha una popolazione inferiore ai 5000 abitanti; tali realtà medio-piccole hanno difficoltà, rispetto a Comuni di dimensione maggiore, a reperire risorse economiche e tecniche interne per poter progettare Sistemi Informativi Territoriali propri dedicati alla gestione del territorio e dei numerosi dati spaziali ad esso associati (reti di servizio, pianificazione urbanistica, numeri civici, ambiti cimiteriali, pratiche edilizie, illuminazione pubblica, gestione dei rifiuti, etc.). Le soluzioni GIS Open Source, da questo punto di vista, aprono possibilità e prospettive interessanti per queste realtà, in quanto consentono di dotarsi di strumenti completi e funzionali alla gestione dei geodabase spaziali senza dover necessariamente ricorrere all'acquisto di costosi software e soluzioni GIS. 

Attraverso le demo contenute nella sezione Plan di Mapland è possibile assaggiare alcune delle potenzialità offerte da questi strumenti webgis-open-source, in particolare la restituzione, tramite WebGis PMapper MapServer Framework di dati spaziali gestiti tramite Geodatabase PostGis

 

Le Smart City - Città Intelligenti, rappresentano la sfida del prossimo futuro. Secondo stime attendibili riguardo gli scenari economici dei prossimi decenni, si percepisce che gran parte della competitività e dello sviluppo Europeo dipenderà dall'industria dei servizi. In particolare i servizi intelligenti - "smart", rivolti ai territori e alle città, avranno un impatto determinante.

L'investimento per creare territori e città "smart" avviene per step, il progetto richiede passaggi ed evoluzioni costanti; ciò che però risulta essenziale è poggiar il progetto su basi solide in modo da garantirne il successo nonchè uno sviluppo continuo e programmato nel tempo.

Tra i primi ed essenziali aspetti-passaggi porrei, oltre a quello di analizzare adeguatamente il contesto territoriale in cui si inserisce il progetto smart, senza dubbio quello della ricognizione conoscitiva dell'esistente: quanti dati ed informazioni sono già disponibili nei nostri sistemi territoriali, eppure quanti di questi sono in grado di garantire una reale qualità, aggiornabilità e gestione nel tempo? Quante di queste informazioni sono inserite in sistemi efficienti di rete? Occorre strutturare Sistemi Informativi che evitino ridondanze inutili, spreco di risorse e che facilitino l'accessibilità e lo scambio dei dati.

Anche i SIT (Sistemi Informativi Territoriali), all'interno di tale scenario, vanno ripensati secondo strutture e piattaforme condivise, aggiornabili e gestibili nel tempo.

A che punto siamo con l'applicazione della Direttiva Inspire? La Direttiva Comunitaria del 2007 che avrebbe dovuto spronare verso la realizzazione di un'infrastruttura di dati spaziali aperta, libera, efficace, condivisa. Il tutto procede, anche se a rilento, qualcosa è stato fatto, molto manca da fare: ecco dove trovare le indicazioni e i dati riguardanti lo stato di avanzamento grazie al sistema di monitoraggio della Comunità Europea : http://inspire.ec.europa.eu/

L'Italia a che punto è?

 

Cosa è un geodatabase? E' un database arricchito dell'informazione spaziale; tale caratteristica consente al dato di essere rappresentato su mappa. Un geodatabase è ottimale laddove risulti inserito in un sistema di rete, in modo da poterlo utilizzare e gestire in maniera diffusa e condivisa.

Perchè il geodatabase può risultare nel tempo la scelta migliore per gestire le informazioni spaziali di un determinato territorio? 

La sfida del presente e del futuro delle Smart City, riguarderà la semplificazione e la programmazione gestionale dei servizi territoriali. Per poter garantire il perseguimento di tali obiettivi, occorre che le informazioni, soprattutto quelle territoriali, risultino strutturate ed organizzate in maniera ottimale e secondo modalità che ne consentano una condivisione di rete. I geodatabase sono nati proprio per questo scopo, creare contenitori ottimali, strutturati e condivisi nei quali convogliare le informazioni georiferite.

>> I sistemi WebMap e WebGis proposti da MapLand, nella sezione Map e Plan si basano su informazioni spaziali gestite anche attraverso Geodatabase Open Source Postgresql-PostGis

Oggi il mondo delle Web Map è altamente variegato. Esistono innumerevoli strumenti in grado di offrire servizi di mappatura delle informazioni, anche se spesso le finalità con cui tali servizi vengono realizzati possono variare molto, così come le specifiche e le potenzialità. La prima e fondamentale differenza riguarda i dispositivi cui sono destinati i servizi di mappatura: pc o mobile. Avrete notato come alcune applicazioni di restituzione di informazioni spaziali risultino pressochè inutilizzabili se aperte tramite smartphone. Come avrete notato che la complessità dei tools caratterizzanti particolari webgis (strumenti di editing, di ricerca e query, di personalizzazione) mal si adatta ad un utilizzo su sistemi mobile. Dunque che soluzione scegliere? Direi che la risposta più logica, ma non così scontata, è quella di pensare sempre a chi è destinata la web map e quale è il dispositivo principale che verrà utilizzato per la sua visualizzazione.